martedì, agosto 29, 2006

Il consiglio del 23 agosto 2006

Nel consiglio del 23 agosto 2006, oltre all'0rdine del giorno presentato dal nostro gruppo in merito ai compensi degli amministratori, si è parlato anche di variazioni di bilancio; in particolare quelle per finanziare due progetti nella frazione di Legos.
Uno riguarda la pavimentazione della parte superiore del nuovo parcheggio interrato vicino alla chiesa della Trinità. Si prevede di spendere cireca 83.000 euro per una nuova pavimentazione in porfido. Da parte nostra abbiamo sollevato alcune perplessità in merito alla poca chiarezza nei rapporti fra il Comune e la cooperativa che ha realizzato il parcheggio intrerrato visto che la convenzione sottoscritta pochi mesi fa prevedeva il ripristino dell'esistente da parte della cooperativa
Inoltre si è sottolineato il rischio che può derivare alla vicina chiesa della Trinità per il fatto che si prevede di convogliare tutte le acque meteoriche della nuiova pavimentazione proprio in prossimità di tale edificio.

L'altro progetto riguarda un intevento di manutenzione sull'edificio comunale di Legos dove si trova la Famiglia Cooperativa, con la previsione di realizzare un tunnel di collegamento con la casa vicina, appena ristrutturata, che dovrebbe accogliere l'ampliamento dell'esercizio commerciale. L'intervento di 171.000 euro risaulta parzialmente finanzaito dalla PAT (116.000euro).
Anche su questo abbiamo sollevato alcune perplessità sia per quanto riguarda l'impatto urbanistico dell'intervento sulla piazza sia su altri aspetti più propriamente amministrativi e politici. In particolare sul fatto che si vanno a spendere soldi pubblici per realizzare un collegamento con un edificio di proprietà privata senza avere ancora definito accordi che ne permettano l'utilizzo pubblico. Inoltre si è sottolineato come su tutta l'operazione vi sia un palese conflitto di interessi nella persona del Sindaco che è anche presidente della famiglia cooperativa, nel momento in cui il Comune va a stipulare con quest'ultima degli accordi in merito all'utilizzo di spazi e denari pubblici.

I guadagni degli amministratori

Si riportano di seguito le indennità degli amministratori del Comune di Molina di Ledro in vigore dal giugno del 2005

Sindaco: 1.709,00 euro mensili
Vicesindaco 683,60 euro mensili
Assessori 512,70 euro mensili

I consiglieri comunali percepiscono un gettone di presenza per ogni seduta del Consiglio Comunale pari a 40,00 euro

giovedì, agosto 24, 2006

Ordine del giorno sulle indennità degli amministratori

Nel consiglio comunale del 23/8/2006 è stata discusso l'ordined elgiorno presentato dal nostro gruppo sulle indennità di carica. l'ordine del gionro è stato respinto con i voti della maggioranza. A favore solamente tre voti; quello del nostro consigliere e di due del gruppo lista civica.
Si riporta il testo dell'ordine del giorno

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Lo scorso 12 luglio, dopo mesi di discussioni (poche) e manovre sottobanco (molte) sono state approvate dalla Regione le nuove indennità di carica e gettoni di presenza per gli amministratori degli enti locali del Trentino Alto Adige, con effetto retroattivo a partire dall’insediamento dei nuovi amministratori a seguito delle elezioni della primavera del 2005.
La scelta, operata a suo tempo di demandare alla Regione e non più ai singoli consigli comunali, il compito di fissare l’ammontare dei compensi agli amministratori comunali, ha di fatto portato a quello che si temeva; un aumento medio complessivo consistente delle indennità e dei gettoni e della relativa spesa.
Il principio fissato inizialmente nella legge, secondo il quale le nuove indennità stabilite dalla regione non avrebbero dovuto comportare una crescita della spesa complessiva rispetto al sistema antecedente, superata qualche isolata resistenza, è stato successivamente spazzato via sulla spinta di non pochi amministratori ben attenti al loro tornaconto personale. D’altro canto come potevano i consiglieri regionali, che a loro volta vantano indennità mensili superiori ai 13.500 euro non accontentare i loro colleghi amministratori meno fortunati.
Di tutta questa partita si è parlato molto poco in questo anno nel quale si è battagliato, anche aspramente, per arrivare alla fissazione dei nuovi compensi. A parte qualche articolo sulla stampa e qualche voce fuori dal coro, tutta la partita è stata giocata nelle stanze della politica trentina. Formalmente doveva essere la Regione a decidere i nuovi compensi. Di fatto poi un ruolo fondamentale lo ha avuto il Consiglio delle Autonomie chiamato ad esprimere il proprio parere in merito. Solo che questa volta il parere non era su una legge qualunque ma riguardava una norma che, guarda caso, interessava direttamente e in primis i suoi componenti in quanto Sindaci dei comuni trentini. In tutto questo chi invece non ha mai potuto dire nulla sono stati i consigli comunali dei quasi 400 comuni della regione.
Sta di fatto che il risultato finale, come detto, è sotto gli occhi di tutti. I nuovi compensi degli amministratori degli enti locali sono aumentati in modo generalizzato e consistente rispetto al passato ben oltre ogni limite dell’inflazione. Il tutto in un periodo di forte contrazione delle risorse pubbliche dove vengono chiesti sacrifici sempre più pesanti ai cittadini e dove il potere di acquisto delle retribuzioni cresce invece ben al di sotto dell’inflazione reale.
L’impressione è che ormai si sia di fronte ad un sistema che, non solo nei comuni grandi, ma anche in quelli di medio piccole dimensioni, sta portando ad una professionalizzazione della politica con tanto di stipendio più che di indennità e con tutto quanto di negativo potrà derivarne in futuro. Il rischio insomma è che più della passione politica e della volontà di mettersi al servizio della comunità alla quale si appartiene, sia il miraggio di lauti compensi a spingere i cittadini a scendere in campo.
L’altro aspetto che va poi sottolineato è il forte incremento della spesa pubblica che le nuove indennità comportano e comporteranno per il futuro. Un aumento che graverà direttamente sui bilanci degli enti locali, dei comuni in particolare e che imporrà il taglio di altre spese o il dover reperire nuove risorse dai cittadini. Molti sono i comuni che in queste settimane stanno cercando a fatica di reperire i fondi per poter far fronte ai nuovi oneri conseguenti all’approvazione delle nuove indennità e gettoni di presenza e per il pagamento degli arretrati.
Per i comuni di ridotta dimensione poi, fra i quali anche quello di Molina di Ledro, la nuova normativa prevede l’introduzione dell’indennità di carica anche per gli assessori. Si tratta di una pesa aggiuntiva annua per il bilancio comunale di quasi 25.000 euro visto che ogni assessore percepirà un’indennità mensile di 512 euro; il 30% di quella del Sindaco che è fissata in 1.709 euro.
Va poi aggiunto che per la particolare situazione istituzionale della nostra valle, con la presenza dell’Unione, la spesa per gli amministratori sarà ancora maggiore dato che al Presidente dell’Unione è assicurata un’indennità pari a quella del Sindaco di Molina e agli Assessori dell’Unione, in quanto già amministratori comunali, un’indennità aggiuntiva pari al 50% di quella di un’Assessore sempre del Comune di Molina.

Il consiglio comunale di Molina di Ledro, fatto proprio quanto detto:
Esprime
Il proprio disappunto e la propria disapprovazione verso i contenuti del regolamento regionale che ha fissato l’ammontare delle nuove indennità e gettoni di presenza per gli amministratori degli enti locali della Regione Trentino Alto Adige, in considerazione che l’ammontare dei nuovi compensi comporta aumenti eccessivi e ingiustificati rispetto al passato con un incremento generalizzato della spesa pubblica che va a grave direttamente sui bilanci comunali.

Ritiene
Che le nuove indennità e gettoni per gli amministratori degli enti locali trentini siano poco rispettosi nei confronti dei lavoratori che non riescono ad ottenere aumenti delle retribuzioni sufficienti nemmeno a compensare la perdita del potere d’acquisto e in generale nei confronti di tutti i cittadini i quali, in un periodo di grandi difficoltà per le finanze pubbliche, con la necessità di tagliare e razionalizzare la spesa, sono chiamati quotidianamente a grossi sacrifici.

Auspica
Che la Regione riveda quanto approvato con il regolamento in questione e stabilisca dei compensi per gli amministratori maggiormente in linea con l’ammontare di quelli in vigore prima della riforma, reintroducendo i principio dell’invarianza della spesa complessiva derivante dal nuovo sistema rispetto a quello in essere precedentemente.

Ritiene
Di trasmettere copia del presente ordine del giorno al Presidente della Regione Trentino Alto Adige, all’Assessore agli Enti Locali e al Consorzio dei Comuni Trentini.