Il consiglio comunale del 24 ottobre - L'interrogazione sul contratto con la Famiglia cooperativa
La seconda
interrogazione pesentata dal nostro gruppo riguardava il contratto tra il comune e la famiglia cooperativa per l'immobile di Legos e il conflitto di interessi che caratterizza il Sindaco nella sua qualità di primo cittadino e di presidente della famiglia cooperativa.
Con un contratto vecchissimo e scaduto, ora che l'edificio è stato ristrutturato occorrerà provvedere a sottoscrivere un nuovo contratto di affitto fra il comune e la famiglia cooperativa. Il Sindaco ha assicurato che ciò verrà fatto quanto prima. La sorpresa però è che il contratto sarà gratuito per nove anni. Infatti, mentre fino ad oggi la famiglia cooperativa pagava al comune un canone annuo di circa 2.500 euro, d'ora in poi, pur con un edificio ristrutturato dotato di una passerella di collegamento all'altro edificio in affitto dalla parrocchia, il comune non riceverà più un euro per nove anni. Questo perchè la legge provinciale in base alla quale il comune ha percepito oltre 130.000 euro di contributi per i lavori (passerella di collegamento per compresa) prevede questo.
Una legge che è stata fatta nel 2000 per favorire l'insediamento o il mantenimento di punti vendita nelle località svantaggiate, ma che nel caso di Legos è stata utilizzata in modo improprio, con il risultato di fare un grosso favore alla famiglia cooperativa e un mancato introito di denaro per il comune per i prossimi nove anni.
In tutto questo è probabile che abbia giocato un ruolo importante il Sindaco, con tutta la sua influenza politica sulla provincia per far si che l'intervento fosse ammesso a contributo. Il risultato però è stato quello di favorire anche e soprattutto la famiglia cooperativa.
Già da tempo abbiamo sollevato la questione del conflitto di interessi che caratterizza il Sindaco in questa sua duplice veste. Un conflitto evidente, dati i rapporti che intercorrono fra comune e famiglia cooperativa (non solo per Legos ma anche per Pre) e dato il fatto che la famiglia cooperativa rappresenta una realtà economica importante sul territorio. Le recenti vicende che hanno interessato soprattutto il punto vendita di Legos lo stanno a dimostrare.
Abbiamo invitato nuovamente ilSindaco a risolvere questa situazione di conflitto di interessi dimettendosi da presidente della famiglia cooperativa (o da Sindaco).
La risposta è stata che, fino a quando la legge non lo obbligherà, rendendo incompatibile il doppio incarico, lui rimarrà al proprio posto.
interrogazione pesentata dal nostro gruppo riguardava il contratto tra il comune e la famiglia cooperativa per l'immobile di Legos e il conflitto di interessi che caratterizza il Sindaco nella sua qualità di primo cittadino e di presidente della famiglia cooperativa.
Con un contratto vecchissimo e scaduto, ora che l'edificio è stato ristrutturato occorrerà provvedere a sottoscrivere un nuovo contratto di affitto fra il comune e la famiglia cooperativa. Il Sindaco ha assicurato che ciò verrà fatto quanto prima. La sorpresa però è che il contratto sarà gratuito per nove anni. Infatti, mentre fino ad oggi la famiglia cooperativa pagava al comune un canone annuo di circa 2.500 euro, d'ora in poi, pur con un edificio ristrutturato dotato di una passerella di collegamento all'altro edificio in affitto dalla parrocchia, il comune non riceverà più un euro per nove anni. Questo perchè la legge provinciale in base alla quale il comune ha percepito oltre 130.000 euro di contributi per i lavori (passerella di collegamento per compresa) prevede questo.
Una legge che è stata fatta nel 2000 per favorire l'insediamento o il mantenimento di punti vendita nelle località svantaggiate, ma che nel caso di Legos è stata utilizzata in modo improprio, con il risultato di fare un grosso favore alla famiglia cooperativa e un mancato introito di denaro per il comune per i prossimi nove anni.
In tutto questo è probabile che abbia giocato un ruolo importante il Sindaco, con tutta la sua influenza politica sulla provincia per far si che l'intervento fosse ammesso a contributo. Il risultato però è stato quello di favorire anche e soprattutto la famiglia cooperativa.
Già da tempo abbiamo sollevato la questione del conflitto di interessi che caratterizza il Sindaco in questa sua duplice veste. Un conflitto evidente, dati i rapporti che intercorrono fra comune e famiglia cooperativa (non solo per Legos ma anche per Pre) e dato il fatto che la famiglia cooperativa rappresenta una realtà economica importante sul territorio. Le recenti vicende che hanno interessato soprattutto il punto vendita di Legos lo stanno a dimostrare.
Abbiamo invitato nuovamente ilSindaco a risolvere questa situazione di conflitto di interessi dimettendosi da presidente della famiglia cooperativa (o da Sindaco).
La risposta è stata che, fino a quando la legge non lo obbligherà, rendendo incompatibile il doppio incarico, lui rimarrà al proprio posto.